La Bioenergia Fiemme aveva la necessità di ampliare il proprio sito industriale per la produzione di acqua calda alimentata a "cippato" recuperato dalla segagione del legname proveniente dalle foreste della val di Fiemme, per riscaldare l’abitato di Cavalese (4 mila ab.). Una parte del calore prodotto, viene trasformato in energia elettrica. L'impianto sfrutta inoltre l'energia del sole con pannelli fotovoltaici presenti sulle coperture dell'edificio. Nel 2014 l’azienda inserisce la produzione di pellet recuperando così anche un ulteriore scarto proveniente dalle falegnamerie della comunità, la segatura. Se per la centrale termica è stato utilizzato il cemento armato come sistema costruttivo, per evidenti criticità di resistenza al fuoco, per gli uffici si è scelto di utilizzare il legno, elemento naturale proveniente dalla valle di Fiemme. Il progetto architettonico consiste nel razionalizzare lo spazio a disposizione cercando di indirizzare i flussi che si sovrappongono con le differenti attività presenti. La posizione del sito rispetto al paesaggio diventa occasione per realizzare i nuovi uffici sul fronte principale, cercando un confronto armonioso con il contesto utilizzando linguaggio contemporaneo. Il concept condiviso con Bioenergia Fiemme si basa sull’identità aziendale, evidenziando l’economia circolare: dai boschi della Magnifica comunità di Fiemme si tuilizzano i scarti del legame per produrre energia. Risultava quindi naturale utilizzare lo stesso legname per realizzare i nuovi uffici aziendali.
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