In questo particolare contesto è stato fondamentale intervenire stabilendo un collegamento con il ricco tessuto architettonico di questo bellissimo edificio milanese degli anni ‘20, senza tuttavia cercare di imitarlo.
Il progetto introduce lampi di colore che dal soffitto e dal pavimento si proiettano indoor: rosso mattone, grigio e sabbia.
Il risultato è un luogo intimo e privato che, grazie a una palette di sfumature tenui, invita al confort e al relax.
Il bianco pulito delle pareti, arricchito da boiserie, è interrotto da arredi ed elementi decorativi semplici ma posizionati in modo mirato.
Arioso e inondato da fasci di luce naturale, il bagno è una rielaborazione in chiave moderna, del gusto tipico meneghino degli anni 60’
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