ITA - È stato completato solo pochi mesi fa e ha già ottenuto il riconoscimento dell’Interior Awards 2020 nella categoria “Ristrutturazione di appartamenti sopra i 100 mq”: Iridou Attikou Apartment, firmato dallo studio greco AK Praxis, occupa il secondo piano di un complesso anni ’50 di Atene e si affaccia sul National Garden e il Palazzo Presidenziale, a poca distanza dal massiccio dell’Acropoli con le sue monumentali rovine. L’attico si sviluppa su un unico livello di 290 mq, è dotato di tre camere da letto con bagni privati e di un grande spazio home office, ed è raccontato con un linguaggio mediterraneo del tutto inedito. Il tradizionale colore bianco domina tutte le stanze e caratterizza in qualsiasi punto le pareti e il soffitto, comprese le modanature in gesso tono su tono evidenziate da un’illuminazione lineare, e il sottile battiscopa, a contatto con la pavimentazione in wengè. I profili decorativi e la posa a spina chevron dell’assito, che contrasta con le superfici verticali, servono a rimuovere qualsiasi accenno minimalista per reinterpretare l’estetica classica. La casa appare così come un contenitore dai tratti quasi museali: ritmata da grandi aperture che collegano un locale all’altro e da ampie finestre panoramiche con serramenti bianchi, sembra una galleria d’arte nei quali gli arredi e i complementi possono essere letti alla stregua di una collezione permanente. Quadri contemporanei con cornici nere, sculture, pezzi di antiquariato e lampade a sospensione geometriche contribuiscono a disegnare una sequenza calibrata, dove gli spazi sono lasciati per lo più vuoti con l’unico obiettivo di enfatizzare i pochi elementi d’arredo. Completamente total white ad eccezione dei quadri e del pavimento, la cucina si sviluppa in un locale stretto e lungo e presenta un'ampia isola centrale, attrezzata con zona cottura, lavabo e piano snack integrato. Il top è stato realizzato in Lapitec in finitura Michelangelo Satin, e l’impiego di un’unica lastra di oltre 3 metri di lunghezza ha consentito di dare vita a una superficie continua e senza segni di giunzione. Anche la costa di 12 mm di spessore presenta la medesima finitura del top, grazie alla composizione a ‘tutta massa’ del Lapitec. Il lavello, il piano e il relativo paraschizzi del sistema a parete, infine, sono sempre realizzati in Lapitec Michelangelo Satin per un risultato puro e un’immagine monolitica. Le sottili venature che decorano la superficie rinnovano il desiderio dello studio di architettura di rileggere materiali ed elementi tipici del classicismo, ma in una nuova dimensione: non più pietra tradizionale, ma pietra sinterizzata, che pur conservando il calore e il fascino propri dei materiali naturali, garantisce prestazioni più elevate, anche in chiave sostenibile. La composizione di Lapitec è infatti del tutto priva di inchiostri, resine e altri additivi tossici: un dettaglio imprescindibile per AK Praxis, membro del Sustainable Building Council della Grecia e azienda BREEAM Licensed Assessor di GreenBookLive, che come l’azienda ha sempre fatto della sostenibilità il cardine della propria filosofia di lavoro.
{{item.text_origin}}