Una doppia sfida: uno spazio di dimensioni ridotte e poca luce nel centro di Napoli che da studio per una scrittrice durante la settimana, si trasformi in una casa vacanze nel fine settimana. Come conciliare due funzioni così diverse? Come tirare fuori il meglio da un ambiente senza qualità? L’idea è stata quella di esaltare la dimensione ridotta e la scarsità di luce rendendo lo spazio un cocoon che favorisca la concentrazione della scrittrice isolandola dall’esterno e garantisca agli ospiti del fine settimana quella quiete così preziosa durante le giornate rumorose trascorse in città. Di conseguenza un ambiente che nonostante le dimensioni ridotte risulti confortevole in entrambe le versioni, un solo colore declinato in più sfumature, e arredi trasformabili: il venerdì i divani diventano letti e una parete si apre svelando un angolo cottura e un bagno. Questa parete su disegno nei toni che virano dal rosso all’arancio, è il vero fulcro dell’intera composizione; da chiusa è uno sfondo molto decorativo, da aperta rivela una serie di elementi contenitivi a servizio degli ospiti. A livello superiore una lunga scrivania su disegno è anche libreria e parapetto del soppalco. Pavimento in teak industriale, rivestimenti in microcemento, corpi illuminanti di design, arredi fissi su disegno accostati ad alcuni di recupero, contribuiscono a rendere Studio Soriano un bel posto dove scrivere o riposarsi nei soggiorni napoletani.
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