Il progetto, immerso nel contesto sud-periferico della città, viene concepito con il preciso intento di confrontarsi con questa realtà. E' un tentativo di consapevole risposta ad una sequenza di disordini dell'ambiente circostante: un ordine rappresentato dai leggerissimi volumi inseriti, dalla gerarchia distributiva dei percorsi, dei tagli asimmetrici e dai pochi elementi architettonicamente dominanti.
L'idea è quella di concepire "forme adottive della realtà" in cui il bambino è libero di creare, inventare, esplorare. E' stata cosi data una particolare importanza alla "tematizzazione degli spazi", distinguendo 3 fasce principali di età (0-5 anni, 6-11 anni, 12-16 anni) ognuna delle quali ha caratteristiche peculiari relativamente alla mobilità, all'uso delle attrezzature e al diverso grado di socializzazione.
L'articolazione degli spazi interni, fortemente arricchiti da alberi e zone a verde, rispondono cosi ad esigenze di carattere estetico-ambientale e al soddisfacimento di quelle funzioni che un parco giochi deve necessariamente contenere: autonomia, socializzazione, creatività, avventura e conoscenza dell'ambiente naturale.
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