Viviana lives in Caprarola, in the downtown, along the main street leading to Palazzo Farnese designed by Jacopo Barozzi da Vignola, in a late-1700s building that collects testimonies of a past rich in history.
Viviana loves simple elements: she has been able to renew the spaces by herself, maintaining and enhancing the originality of the building.
The property spread over three levels with the main floor connected to the ground floor by an internal lift. The missing connection was between the first (the noble) and the second levels. The request was precisely to connect them with an element that fulfills the connection function and designs also the living space.
The non-structural nature of the walls of the hall did not allow any kind of anchorage, nor did the size of the hole between the floors leave room for a single self-supporting element. Hence the proposal to make the living room wall load-bearing, covering it with 3 mm thick raw iron sheets welded in place, and, with the same design, to draw the staircase almost like an origami.
The articulation of the living area is done through perimeter interventions and selected materials; the wide room contrasts with the dark tones of the iron, as well as the wooden volumes of the furnishings. Everything is there, everything disappears. Nothing invades the central space deliberately left free.
The light then fills the room entering from the large windows connecting to the small external courtyard. An open and intimate space in the center of Caprarola, now equipped with essential furnishings, in line with the interior, with volumes realizing the needs of an outdoor space: vegetable garden, laundry, barbecue, pantry.
ITA
Viviana vive a Caprarola, nel centro, lungo il corso principale che conduce al Palazzo Farnese del Vignola, in un palazzetto di fine Settecento che raccoglie le testimonianze di un passato ricco di storia. Viviana ama gli elementi semplici e da sola ha saputo ben rinnovare gli spazi dell’edificio, mentendo e valorizzando l’originalità dell’impianto.
L’immobile che si sviluppa su tre livelli, vede il piano nobile collegato con il piano terra da un ascensore interno. La connessione che mancava era quella tra il primo, il nobile, ed il secondo livello. La richiesta era appunto quella di collegare gli ambienti con un elemento che non fosse soltanto di connessione ma che disegnasse anche lo spazio del living.
La natura non strutturale delle pareti della sala non permettevano ancoraggi di alcun genere, né le dimensioni del foro tra i piani lasciavano spazio ad un elemento singolo autoportante. Da qui la proposta di rendere portante la parete del living rivestendola con lamiere di ferro grezzo spesse 3mm saldate in opera, e con le stesse disegnare poi la scala quasi come fosse un origami.
L’articolazione del living avviene tramite interventi perimetrali e materiali selezionati; l’ampio respiro della sala si contrappone ai toni scuri del ferro, così come ai volumi in legno degli arredi. Tutto c’è, tutto scompare. Nulla invade lo spazio centrale lasciato volutamente libero.
La luce riempie poi l’ambiente entrando dalle grandi vetrate di collegamento con la piccola corte esterna. Uno spazio aperto ed intimo nel centro di Caprarola dotato ora di un arredo essenziale, in linea con l’interno, che per volumi sintetizza le esigenze di uno spazio outdoor: orto, lavatoio, barbecue, dispensa.
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