a. Appartamento minimo T, Roma, viale Angelico
b. Misura circa 50 metri quadrati ed è pensato per una sola persona, un medico.
Il margine dell’appartamento costituito dal muro perimetrale e dalle bucature condiziona la forma dell’insieme. L’intervento di ristrutturazione è impostato su due elementi principali dell’esistente, due fonti di luce naturale.
Gli elementi compositivi nuovi (pareti, disegno della pavimentazione, luci) sono disposti secondo due direzioni che dal piccolo atrio convergono verso due delle quattro finestre, quella nella camera da letto di fronte all’ingresso e quella nel soggiorno.
Dalla zona di ingresso la porta scorrevole a vetri stabilisce continuità visiva con la finestra della camera da letto e le pareti nuove, insieme al disegno del pavimento e delle luci, si aprono verso il soggiorno, centro compositivo, e verso la finestra protagonista del sistema. La compenetrazione spaziale tra gli ambienti della casa e la continuità dello spazio è ottenuta attraverso l’introduzione di pareti basse, tagli nelle pareti e l’inserimento di cannocchiali ottici. Anche le pareti laterali del volume della doccia, che emerge nello spazio connettivo, presentano due tagli verticali che consentono allo sguardo di traguardare verso il soggiorno e viceversa dal soggiorno verso l’ingresso.
La resa architettonica dei volumi interni, il gioco degli elementi in risalto e soprattutto di quelli più nascosti, dipende in buona parte dallo studio della luce e dei materiali.
Il disegno del pavimento è anch’esso legato al rapporto con la preesistenza: a partire dall’inserto a pianta quadrata di marmo nero all’ingresso, le due direzioni principali del progetto sono seguite sia dall’andamento dei listoni di legno di colore nero sia dalle linee led rgb che dai punti luce. Il parquet di colore nero riveste anche la parete bassa che sostiene il piano della cucina.
c. Angela Bruni & Franco Pettrone architetti
d. Committente privato: Dott. Carlo Torcia, viale Angelico
e. Impresa Giorgio Mollas
f. 2017
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