L’immobile Villa Lauri, di proprietà dell’Università degli Studi di Macerata, è ubicato nella zona ovest della città, lungo viale Indipendenza. E’ costituito da un parco con estensione di circa mq 44.600 all’interno del quale sono presenti diverse costruzioni di differenti dimensioni che attualmente versano in forte stato di degrado, in quanto abbandonati da più di 40 anni: l’edificio principale della villa – costituito da tre blocchi affiancati di cui il centrale originario attribuito all’architetto Ireneo Aleandri –, l’ex lavanderia, l’ex portineria, la torretta belvedere, il tempietto, la capanna dello Zio Tom, il magazzino e l’ex autorimessa. L’insieme di questi edifici sviluppa una superficie utile lorda di circa mq 4.700.
Il primo documento storico che riguarda Villa Lauri è un manoscritto conservato presso la Biblioteca Comunale di Macerata, mediante il quale si ipotizza che la villa sia stata progettata nel 1841, per il conte Lauri, dall’architetto Ireneo Aleandri, lo stesso progettista dello Sferisterio di Macerata
Tra il 1873 ed il 1885 la scrittrice inglese Margaret Collier fu ospite del conte Lauri all’interno del complesso e nel suo libro “La nostra casa sull’adriatico “, oltre a descrive minuziosamente il parco, i padiglioni ed alcuni ambienti della villa, racconta i momenti di vita che si svolgevano in tale tenuta suburbana. Questi racconti fanno emergere chiaramente come l’immobile fosse stato pensato per accogliere, gratificare e stupire, con vegetazioni, animali ed edifici di ogni genere, gli importanti ospiti nazionali ed internazionali del proprietario.
Alla morte del conte Tommaso Lauri, avvenuta nel 1894, la villa fu donata alla Congregazione di Carità, la quale nel 1901 la cedette alla Provincia che ne fece la sede distaccata del Manicomio Provinciale di Santa Croce.
Durante la prima guerra mondiale Villa Lauri venne ceduta provvisoriamente all’Autorità Militare che la utilizzò per ricoverare i militari malati di vaiolo. Il 16 marzo 1920 venne sottoposta a vincolo da parte della Reale Soprintendenza per la Conservazione dei beni monumentali. Nel 1924, dopo un fallito tentativo di vendita, la Provincia dispose di destinare la Villa ad uso sanatorio per malati di tubercolosi. In base a questa nuova destinazione tra il 1926 ed il 1930 furono costruiti alcuni accessori a servizio del sanatorio, quali la lavanderia e la portineria. E’ di questo periodo lo smantellamento delle serre e la costruzione della nuova ala ad ovest che infatti possiede una evidente vocazione ospedaliera.
Nel 1932 fu realizzato anche un ampliamento ad est della parte storica originaria. Abbandonata definitivamente nel 1982, Villa Lauri è stata acquistata dall’Università degli Studi di Macerata l’8 giugno 2002.
Il progetto delle strutture ha innanzitutto assunto come punto di partenza il mantenimento dell’attuale configurazione delle murature portanti dell’edificio, prevedendo la separazione dei tre blocchi principali della Villa (centrale, ovest ed est) con due differenti giunti tecnici, al fine di aumentare i livelli di resistenza dell’edificio alle sollecitazioni sismiche.Per tale struttura muraria il progetto prevede sia importanti lavori di consolidamento, sia l’inserimento di sottofondazioni costituite da micropali, necessarie a causa delle particolari condizioni del terreno rilevate in sede di analisi geologica e geotecnica.
I solai interpiano saranno costituiti da travi in legno, travicelli e pianelle, mentre per i solai di copertura sono previste capriate in legno, orditura di travi in legno e tavolato. Al piano terra sarà inserito un solaio in latero-cemento opportunamente distanziato dal piano di campagna. L’intradosso dei solai in legno sarà lasciato a vista fatta eccezione per i locali di servizio, dove è previsto l’inserimento di controsoffitti in cartongesso che consentiranno la realizzazione di un vano tecnico per l’alloggiamento degli impianti meccanici.
Villa Lauri è composta da tre blocchi principali contigui realizzati in epoche differenti, ed in particolare il blocco centrale più antico realizzato intorno al 1850, il blocco ad ovest realizzato intorno al 1930, ed il blocco ad est costruito intorno agli anni ’50 del ‘900. La realizzazione del 1° stralcio prevede il recupero statico e funzionale del blocco centrale e del blocco ovest. In tali due edifici il progetto prevede la realizzazione di due distinte funzioni: nel blocco centrale e in una porzione del piano terra del blocco ovest sarà realizzata la sede dell’Istituto Confucio (composta da uffici, spazi bibliotecari, laboratori, aule, ecc.), mentre il blocco ovest ospiterà una residenza universitaria con camere con bagno per 24 ospiti oltre ad alcuni locali di servizio.
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