camera degli ospiti
parete della torre
dettagli: la colombaia
dettagli: le nuove canne in acciaio poste all'interno dell'edificio
dettagli: il doppio-volume della torre
dettagli: la catena di nuovo in funzione
dettagli: la facciata in pietra restaurata
dettagli: gli infissi metallici
dettagli: la stufa Focus
2012: prima dei lavori
2012: prima dei lavori
il cantiere dell'autorimessa interrata
il cantiere: la conservazione delle murature
2012: la colombaia prima del restauro
la torre dopo il restauro
La storia di questo edificio è molto antica. La zona prende nome dai Conti di Panico, famiglia che in epoca medievale possedeva alcuni castelli e case fortificate.
L'edificio chiamato Ca' d'Anino è composto da più corpi di fabbrica costruiti in epoche diverse e attestati alla torre colombaia: una casa tipica dell'appennino bolognese.
Un elemento di datazione presente nella casa è una scritta, una data, 1576 adì 20 di settembre, intagliata nella pietra arenaria nell'arco di una porta, oggi tamponata.
L'intervento progettato, volto alla realizzazione di un'abitazione di campagna, è stato pensato sotto il profilo della conservazione delle caratteristiche tipologiche dell'edificio, identificando le diverse situazioni che nel tempo hanno incrementato, alterato, trasformato l'uso e la consistenza del nucleo originario.
La colombaia è il centro dell'edificio rurale. Era certamente in uso ancora nei primi decenni dell'Ottocento: ne fa fede una scritta a carboncino posta sul muro, appena percepibile, che appare come intimidazione per l'affittuario da parte della proprietà:
Più interessante appare la trasformazione della restante parte dell'edificio contiguo, a livello inferiore. Da indizi presenti nelle travi sorreggenti il solaio sovrastante (piccole scasse poste a favorire l'incastro di ritti) il vasto locale fu suddiviso in poste per una stalla per animali così come il piccolo locale attiguo fu adibito a stalletta.
.... I dissesti delle murature costrinsero nel tempo a creare diversi contrafforti in pezzami di pietra nei muri perimetrali e non sempre con logica e perizia costruttiva. In particolare dopo il 1940 (nelle foto di Luigi Fantini) venne fatto uno sperone sul fronte nord che risulta incongruo e addirittura dannoso per la statica del muro cui si appoggia e non sostiene: i cedimenti sono tutti verso valle e questo, posto a monte, non faceva altro che appesantire il muro.
Il complesso progetto architettonico e strutturale ha previsto il rinforzo delle murature perimetrali con inserimento di elementi continui. E' stata realizzata un'intercapedine perimetrale e bonificata la fondazione delle murature. All'interno è stato inserito un isolamento e un ascensore. La nuova autorimessa è stata realizzata interrata. I solai sono stati rinforzati con doppio tavolato incrociato in legno a giunti immaschiati. Il coperto è stato ricostituito, con riutilizzo dei coppi conservati.
Alcune capriate sono state sostituite, riutilizzando le travi effettivamente reimpiegabili. L'ultimo livello della torre, per rendere percepibile l'originaria funzione di colombaia, ha mantenuto le piccole bucature di accesso, tamponate con vetri sagomati. E' qui percepibile l'effetto di trasparenza, vista la presenza di soppalchi che liberano la vista verticale.
All'esterno sono state posate lastre di pietra e ciottoli di recupero con bordi irregolari a lista.
Complessivamente il progetto di restauro ha privilegiato l'assetto consolidato della fabbrica, senza compiere nuove alterazioni o inserendo connotazioni dissonanti. L'edificio, di nuovo abitato dopo lunghi anni di incuria, è oggi un esempio anche per le modalità di recupero, nel panorama delle costruzioni tipiche salvate in extremis.
Year 2015
Work started in 2013
Work finished in 2015
Status Completed works
Type Single-family residence / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Structural Consolidation / Building Recovery and Renewal
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