Progettazione Definitiva ed Esecutiva, Progettazione Strutturale e d’Impianti (elettrici, antintrusione e diffusione sonora), Direzione Lavori, Misure e contabilità, Coordinamento Sicurezza in fase di Progettazione ed Esecuzione, pratica D.I.A., pratica d’Autorizzazione Soprintendenza B.A.P.S.A.E.di Napoli.
Gli interventi previsti di progetto riguardano sia il restauro architettonico sia il restauro degli elementi di pregio storico-artistico.
Per completare il restauro della chiesa che sulle facciate esterne presenta interventi recenti di risanamento ma sulle superfici interne e gli apparati decorativi mostra evidenti elementi di degrado, sono necessari interventi mirati di restauro conservativo e di risanamento, insieme con opere di adeguamento degli impianti.
Le opere consistono in:
1- Prove diagnostiche non distruttive.
2- Consolidamento statico di elementi verticali ed orizzontali in muratura portante.
3- Restauro e ricomposizione di cornici, stucchi e capitelli.
4- Restauro dei dipinti murali “a fresco” e/o “mezzo-fresco”.
5- Restauro di altari, balaustre traforate e basamenti in lastre di marmo.
6- Restauro delle superfici interne con tinteggiatura di interno chiesa.
7- Risanamento e restauro della copertura della navata.
S’individuano diverse tipologie d’intervento, in relazione all’ampiezza delle discontinuità riscontrate nella muratura:
1C) Intervento di consolidamento dell'intonaco in profondità a mezzo di aspirazione delle polveri, lavaggio e umidificazione delle parti da consolidare, con iniezioni di apposito formulato a base di calce idraulica naturale, previsto in circa 6/8 iniezioni per metro quadrato trattato, in fori in corrispondenza delle zone di distacco; compresa la stuccatura delle lesioni anche di piccola entità e l'eliminazione dell'eccesso di prodotto dalle superfici. L’operazione deve essere svolta da un restauratore specializzato.
2C)Ricucitura di lesioni in muratura di tufo mediante intervento tradizionale di scuci e cuci, consistente nella rimozione dei conci deteriorati dalla zona di intervento, e la ricostruzione con mattoni pieni allettati con malta di calce idraulica e pozzolana.
3C) Intervento di consolidamento statico di volte in matoni o in blocchi di tufo consistente nell'applicazione di adesivo e tessuto di fibre di carbonio in nastri di fibre unidirezionali (larghezza 20 cm), nell' inglobaggio della fibra con resina per laminazione, con particolare attenzione per impregnarla completamente con l'uso di rullino frangibile. Si effettua la preparazione del supporto murario in muratura di tufo o di mattoni, per la posa in opera delle fibre di carbonio, nelle seguenti fasi: spiccontura degli intonaci esistenti e di tutti i materiali incoerenti, per creazione di piano di posa omogeneo, idoneo ad ancoraggio delle fibre; sarcitura di lesioni con malta fibrorinforzata; lavaggio della muratura fino a saturazione; applicazione di malta adesiva ad alta resistenza tipo Kimia Betonfix FB, spessore 1 cm.
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