Badalucco, provincia di Imperia, è un tipico paese dell'entroterra ligure dedito alla cultura dell'olio e al turismo. L'abitato, fitto e compatto, è circondato da terrazzamenti coltivati ad ulivi e attraversato dalla strada statale 548 che dal mare raggiunge le comunità della valle costeggiando il torrente. Se si pensa alla conformazione del paese, tale da rendere quasi impossibile la sosta all'interno del centro abitato e da determinare punti di particolare criticità tra la viabilità veicolare e la percorrenza pedonale specie in corrispondenza di alcune strettoie, il parcheggio in località Premartin assume un grande valore strategico. La sua posizione, all'ingresso del paese per chi proviene dal mare, consente a residenti e turisti di abbandonare l'auto e raggiungere, in pochi minuti e in tutta sicurezza, il centro storico percorrendo un antico sentiero tra terrazze olivate e vecchie case di pietra. Ed è in questa particolare morfologia del luogo che il progetto per il parcheggio in struttura, voluto per potenziare la capacità ricettiva dell'area di sosta già esistente, trova la propria fonte di ispirazione. Il nuovo volume è inserito alla base del pendio quale prosecuzione dei terrazzamenti soprastanti, con i quali si identifica per forma, proporzioni e materiali, ridimensionando al contempo il grande spiazzo dell'area di sosta all'aperto. Un parallelepipedo elementare pensato come aggregazione di due elementi distinti, ognuno dei quali identificato dall'utilizzo di un materiale, la pietra, a richiamare i terrazzamenti, e il legno, che sotto forma di successione di listelli verticali scandisce il lungo prospetto frontale garantendo una adeguata ventilazione antincendio. I due elementi slittano orizzontalmente tra loro generando, mediante un solo gesto, percorsi e funzioni e svincolando la rigidità di una sagoma di per sé monolitica pur senza comprometterne l'essenzialità della forma in armonia con il paesaggio circostante. Il progetto è stato selezionato ed esposto alla mostra “Arcipelago Italia – Progetti per il futuro dei territori interni del Paese” curata da Mario Cucinella per il Padiglione Italia alla “Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia” del 2018.
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