Il progetto del padiglione cinema della UNESCO CREATIVE CITIES CONFERENCE 2019 tenutasi a Fabriano è in primo luogo un tributo al cinema italiano del secondo dopoguerra espressione di un’Italia capace di imporsi sulle sul palcoscenico mondiale del cinema. L’amministrazione comunale di Fabriano ha deciso di sostenere la manifestazione “Annual Conference” delle città creative UNESCO che si è tenuta a Fabriano dal 10 al 15 Giugno 2019 realizzando il padiglione del cinema presso lo storico Cinema “Montini” di cui è recentemente entrata in possesso.
Si tratta di un immobile in pieno centro storico che, nonostante non sia attivo da circa un decennio, è ancora ben presente nell’immaginario collettivo della cittadinanza. Una piccola sala di circa 230 metri quadrati caratterizzata da una struttura in calcestruzzo armato che si impone con il notevole disegno dei suoi pilastri convergenti e rastremati che ne scandiscono la profondità.
L’intenzione progettuale pertanto è stata quella di dialogare con l’esistente in modo garbato concentrandosi su un solo oggetto che fosse presente e complesso senza essere nè invadente nè greve.L’oggetto si posiziona sul lato lungo della sala opposto a quello da cui si entra risultando molto presente nel momento dell’ingresso, ma defilato nel momento delle proiezioni cinematografiche.
Dal punto di vista formale l’installazione si ispira al boom economico del dopoguerra che ha anche rappresentato una stagione particolarmente florida per il cinema italiano, specchio di un desiderio di riscatto che pervadeva la nostra società in tutti i suoi campi. La scelta quindi è ricaduta sul concetto di costruzione nel suo senso più ampio: la costruzione del paese nelle sue infrastrutture, nel suo patrimonio edilizio, nella sua industria, nell’industria culturale cinematografica.
L’installazione è quindi una macchina che prende come generatrice della sua estetica l’impalcatura, simbolo della costruzione. Una struttura modulare costituita di soli due elementi: sezioni in lamellare di abete legate tra loro ed orientate nello spazio da nodi in acciaio verniciati in colore nero.
I nodi strutturali che, in contrasto con la loro funzione naturale di concentrare e trasmettere le forze, si presentano svuotati e gli elementi lignei diagonali con funzione di puntoni e tiranti che sono disposti seguendo un criterio più decorativo che rigorosamente strutturale, rivelano un carattere effimero che strizza l’occhio alle in particolare alle scenografie cinematografiche e più in generale alla produzione artistica. Dal punto di vista funzionale, infine, l’installazione infine assolve a diversi compiti: E’ una lanterna che diffondendo nella sala una luce soffusa accompagna gli spettatori a prendere posizione nella sala;
E’ una cineteca che ricavando nel suo basamento delle nicchie dotate di sedute può essere attrezzata con schermi per la riproduzione di contenuti audiovisivi “on-demand”: E’ il fondo per la proiezione di un videomapping realizzato ad hoc per la manifestazione UNESCO da “Polylight Studio” a tributo della storia del cinema italiano. I materiali audiovisivi originali utilizzati per la realizzazione del videomapping sono stati gentilmente concessi da “Istituto Luce Cinecittà” grazie alla preziosa collaborazione della “Fondazione Cinema per Roma”.
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