Dar es Salaam è la più grande città della Tanzania, il principale polo economico e il primo porto del paese. Pur avendo perso lo status di capitale nel 1996, formalmente sostituita da Dodoma, Dar es Salaam ospita tuttora la maggior parte delle funzioni amministrative del paese, oltre a essere capoluogo della omonima regione. Dar mantiene tuttora l'atmosfera e l'aspetto tipico della città coloniale. I grattacieli e i grandi viali presenti in alcuni quartieri costituiscono un'eccezione; la maggior parte degli edifici sono bassi, le vie polverose e affollate, e le palme e le mangrovie dominano ancora la costa.
Il tasso di crescita annua della popolazione di Dar es Salaam è del 4,39%, il quarto più alto dell'Africa e il nono al mondo. La crescita è dovuta tanto all'immigrazione che a un'elevata natalità. Le proiezioni sulla base del tasso attuale prevedono una popolazione sopra i 8.000.000 di persone per il 2020.
L'area metropolitana di Dar es Salaam, è interessata da un rapido incremento demografico con conseguente espansione del territorio urbanizzato. La pressione insediativa, conseguenza dei flussi migratori a breve raggio, genera l'incremento di insediamenti informali. Questi ultimi occupano ampie parti dell'intero territorio urbanizzato e concorrono alla formazione dell'immagine di una città i cui tratti ricorrenti sono la scarsa qualità delle abitazioni, la mancanza di infrastrutturazione e il ricorso all'autocostruzione.
IL PROGETTO
L'interesse di ricerca è stato la verifica dei modi in cui interventi di valorizzazione delle emergenze paesaggistiche e dei brani di naturalità interni alla città informale, in rapporto alla modificazione delle strutture di sevizio e dei tessuti edilizi esistenti, si rendono motori di trasformazione e riqualificazione, generatori di nuove centralità e della qualità dell'abitare.
Il progetto segue la strategia di densità modulate introducendo forme di agricoltura e orti urbani (utili a favorire l'auto sufficienza degli insediamenti) oltre che delle aree mercatali e attrezzature di uso pubblico, con nuove centralità e servizi locali al fine di ridurre gli attuali flussi di merci e persone verso le aree più centrali.
E' strutturato a partire dal disegno della maglia infrastrutturale che fungerà da ossatura di distribuzione interna e cerniera di connessione con la Morogoro Road.
Interessa un brano di città informale, bassa, caratterizzata da tessuto denso ed irregolare, servito da una rete stradale interna capillare ma frammentaria. In risposta alle norme di piano, si prevedono: realizzazione di interventi di "leggera" infrastrutturazione; il completamento e gerarchizzazione della viabilità locale al fine di migliorare la percorribilità dell'intero settore urbano; uso di dispositivi architettonici a regolarizzazione delle aree mercatali di commercio al dettaglio bordo-strada; una moderata "densificazione" edilizia per quantità e localizzazione; la creazione di spazi collettivi e di micro- centralità entro cui localizzare servizi e attrezzature di quartiere come piazze, spazi verdi ed un impianto sportivo flessibile, adatto anche ad ospitare eventi e attività culturali, ed il loro collegamento alla rete ambientale; valorizzazione delle emergenze paesaggistiche mediante messa a sistema della vegetazione esistente lungo le linee perimetrali dell'insediamento, anche integrata con aree per orti urbani.
La polarità scelta come modello dell'intervento a scala urbana per l'attivazione di importanti dinamiche di sviluppo sociale e riattivazione economica.
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