Chi vive in Puglia e ha radici ben radicate, porta con se, in ogni suo gesto qualcosa che la racconta. E’ proprio quello che si legge entrando in FASHION STORE, negozio di abbigliamento street fashion che ha sede nel centro storico di Latiano (BR).
Linea guida del progetto il RICICLO e la RIFUNZIONALIZZAZIONE di una vecchia officina che lascia traccia del suo vissuto grazie al riutilizzo di ruote, cerchioni, specchietti, fari e porzioni di serranda. I colori utilizzati? Neutri. Il grigio per la finitura dei muri e per il pavimento in cemento battuto usurato dal tempo e lasciato volutamente a vista nella sua irregolarità e protetto da resina . Il bianco per gli arredi e i corpi illuminanti. Il colore del tufo a vista, per la copertura voltata della vecchia officina.
Veri protagonisti?
L’abbigliamento, le scarpe e gli accessori griffati che emergono con le loro colorazioni. LACOSTE, SHOESHINE, SUNDEK, FRANKLIN and MARSHALL, ADIDAS, DOOA, UNIFORM, CONVERSE, CLAE, D. A.T. E., UNLIMITED, solo alcuni dei marchi.
Le vetrine, come delle porzioni di scatole in ferro e vetro permettono un’esposizione insolita, sulla loro copertura trasparente, tanto da far perdere il senso della gravità. La volta passante si apprezza,nella sua totalità.
Tutto viene rifunzionalizzato e ottimizzato, anche la vecchia botola dell’officina divisa in due porzioni, fa spazio ad una vetrina a pavimento ed ad un albero d’ulivo.
Nella FILOSOFIA del progetto l’albero varia come “essenza”, così come le quattro stagioni, l’abbigliamento esposto e la gigantografia che rappresenta a volte un paesaggio innevato (inverno) o un campo fiorito (primavera).
Il locale diventa vetrina e gli arredi grazie alla loro modularità permettono al negozio di cambiare pelle continuamente, regalando una visuale sempre nuova.
Le scale a pioli, utilizzati nella tradizione pugliese, vengono inclinate ad altezza variabile e modificabile diventando espositori per i capi.
Le cassette utilizzate per contenere la frutta, sono a volte contenitori a volte piani d’appoggio, così come le pedane.
Materassi del 1900, ripuliti, svuotati, riempiti e arrotolati hanno dato vita a sedute, che grazie a cinte di cuoio, permettono varie aggregazioni.
I piani sono superfici d’appoggio in legno a volte passanti nella muratura e a volte sovrapposti l’uno all’altro in appoggio su pile di gomme, ruote o cerchioni.
Il bancone della cassa viene chiuso sul fronte da una rete che sembra tra le più avveniristiche reti stirate, in realtà non si tratta che di reti del 1900, riadattate anche come supporti per appendere capi e accessori.
I corpi lampada sono poi vecchi fari di macchine e camion, ruote di biciclette, case del Apple Mac, cestelli di lavatrice che diventano eleganti sospensioni posizionate ad altezze diverse per illuminare la volta o fasce della vecchia serranda in metallo che chiudeva le arcate dell’officina, forate e utilizzate per inserire i faretti…chiaramente tutto rigorosamente bianco.
Le cabine ricordano le casse da imballo.
Due ruote di bicicletta montate su un tubolare ruotano e permettono o di appendere abiti o esporre in modo alternativo.
Gli specchietti di camion e macchine fissati sulla muratura variano e confondono la visuale oltre a dare un contributo per controllare il colletto di una polo che è stata appena provata diventano anche dei comodi supporti per appendere le borse.
Sfida creativa FASHION STORE, proposta e subito accettata dal committente che con entusiasmo ha sposato la filosofia tanto da organizzare vetrine sempre innovative e movimenti di arredi frequenti.
Sul filo di lana tra un ammasso di “ferri vecchi” o “ermetiche rifunzionalizzazioni di oggetti riciclati”, FASHION STORE è un progetto vincente.
Il segreto? VEDERE OLTRE l’oggetto.
Year 2010
Work started in 2010
Work finished in 2010
Client FASHION STORE
Status Completed works
Type Showrooms/Shops / Interior Design / Lighting Design / Furniture design / Product design
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