L'intervento si sostanzia nel restauro di una porzione del piano nobile di quella che fu la residenza del Cardinale Giulio Alberoni a Piacenza.
Il piano era stato smembrato in varie unità abitative e l'intervento presenta la fusione di due di queste. Nella piccola unità acquisita recentemente, il restauro della volta principale, a cura di Stefania Guardincerri, ha portato alla restituzione di un lacerto di affresco che ritrae l'antico proprietario. Nell'abitazione principale è stato invece riportato alla luce il soffitto a cassettoni nell'ampio salone che negli anni '50 era stato frazionato e ribassato.
In tutta l'abitazione è stata usata un tinteggiatura a base di calce . I vecchi pavimenti in legno sono stati levigati e trattati con nuovi prodotti che preservano l'iroko dall'ossidazione, mentre per le nuove pavimentazioni è stato utilizzato un massello di rovere invecchiato e oliato con una finitura grigiastra molto naturale.
Particolare attenzione è stata riservata allo studio della nuova illuminazione che utilizza quasi esclusivamente lampade Davidegroppi.
I mobili di falegnameria, molto semplici e lineari, enfatizzano l'importante sviluppo degli ambienti.
La committente ha arricchito l'atmosfera con oggetti oculatamente selezionati.
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