In questo concorso di idee bisognava proporre una nuova soluzione per la ricostruzione del "PONTE DELLA NAVETTA" in Parma in quanto il vecchio ponte ad archi in muratura di mattoni era crollato durante l'inondazione dello scorso anno. Il bando chiedeva espressamente la luce unica come requisito inderogabile oltre che un evidente richiamo a quello che era il vecchio attraversamento in stretta relazione con il disastroso evento.
In seguito ad alcune calcolazioni è sembrato opportuno optare per una soluzione che collegasse le tre vie ciclabili che arrivano ad oggi al punto di attraversamento connettendole al centro del torrente come per richiamare simbolicamente l'attrezzo rudimentale che consente ai rabdomanti di sentire il campo elettromagnetico generato dal flusso idrico sotterraneo. Tale scelta ha consentito l'aggancio della struttura nel punto di incrocio centrale con un unico strallo rinviato ad un unico pilone da realizzarsi sulla sponda con le due piste ciclabili, sfruttando la simmetria virata venuta a crearsi. il controtiro dello strallo, ottenuto con una modifica progressiva della geometria del pilone attraverso la pretensione della coppia di cavi orizzontali corti ortogonali al corso alla sponda, ha consentito una notevole riduzione della sezione di impalcato. La geometria in pianta dell'opera ha consentito un miglioramento del comportamento torsionale ed una riduzione e semplificazione dei vincoli di appoggio.
Per il resto penso sia giusto rinviare alle tavole ed alla lettura delle didascalie poste sulle stesse.
Bernardo Re architetto
{{item.text_origin}}