There is an atmosphere of warmth and austerity in this place overlooking the Burlamacca canal in Viareggio, along whose quays the fishing boats moor to sell fresh fish caught in the Tyrrhenian Sea.
The geometries of the restaurant are clear and design simple and elegant spaces.
A long counter in burnished and brushed brass, on which you can taste the fresh fish appreciating the mastery of the sushimen processing, divides the preparation area from the consumption area and tables.
All furnishings are custom designed by the architect Alessandro Pardini. The counter and table tops are in Neolith Nero Zimbabwe marble.
The walls of the whole room are treated with the ancient Japanese technique of Shou Sugi Ban or Yakisugi.
The wood was burned and once the surface was charred, the boards were treated with natural oil making the material durable and resistant to fungi and insects.
A technique closely linked to the philosophy of wabi-sabi based on the acceptance of the transience and imperfection of things, the beauty in the imperfect.
Si respira una atmosfera di calore e austerità in questo locale che si affaccia lungo il canale Burlamacca di Viareggio, lungo le cui banchine i pescherecci ormeggiano per vendere il pesce fresco pescato nel Tirreno.
Le geometrie dell'ambiente sono nette e disegnano spazi semplici ed eleganti.
Un lungo bancone in ottone brunito e spazzolato, sul quale si può degustare il pesce freschissimo apprezzando la maestria delle lavorazioni del sushimen, divide la zona preparazione da quella della consumazione e dei tavoli.
Tutti gli arredi sono disegnati su misura. I piani del bancone e dei tavoli sono in marmo Nero Assoluto.
Le pareti di tutto il locale sono trattate con la antica tecnica giapponese dello Shou Sugi Ban o Yakisugi.
Il legno è stato bruciato ed una volta carbonizzata la superficie, le tavole sono state trattate con olio naturale rendendo il materiale durevole ed inattaccabile da funghi e insetti.
Una tecnica strettamente legata alla filosofia del wabi-sabi fondata sull'accezione della transitorietà e dell'imperfezione delle cose, la bellezza nell'imperfetto.
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