L'intervento riguarda il recupero di un edificio costruito come mercato coperto alla fine dellOttocento, confinante ad Est con l'area archeologica del tempio greco-arcaico dedicato ad Apollo. L'edificio da destinarsi a polo di servizi turistici si articola su due livelli: un piano seminterrato con criptoportico e un piano sopraelevato che ruota attorno a una grande corte di 23x16 metri caratterizzata da un quadriportico con archi su colonne.
L'idea di enfatizzare la relazione visiva con ladiacente area archeologica si concretizza nella definizione spaziale della nuova sala polivalente realizzata chiudendo parzialmente il lato Est del quadriportico con la creazione di un elemento divisorio definito da pannelli basculanti a struttura autoportante - con paramento esterno in cocciopesto - ed alti 'tagli' verticali finestrati che posti in asse con le colonne illuminano la sala e mettono in rapporto visuale diretto lo spazio interno con il quadriportico la copertura è suddivisa in tre curvature che con landamento a cannocchiale indirizzano lo squardo verso larea del tempio di Apollo, visibile dalle due grandi vetrate poste alla fine della sala.
Per la ridefinizione spaziale del lato Ovest sono stati demoliti i muri divisori non originari e quindi realizzate pareti vetrate di 6x13.30 metri che ripristinano la spazialità iniziale e mantengono una percezione visiva unitaria.
Ogni aspetto tecnologico è stato risolto con semplici soluzioni artigianali lasciando a vista le saldature e i vari segni di lavorazione. I materiali utilizzati sono: acciaio ossidato, vetro, legno mineralizzato, malta di cocciopesto, e gesso.
L'intervento sulle superfici lapidee ha seguito un criterio dettato dall'idea della continuità del tempo. Si è operato cercando di non ripristinare una superficie pseudonuova e levigata ma lasciando invece inalterata la consunzione del tempo e sostituendo solamente i conci che per la condizione di degrado erano staticamente instabili.
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