Quattro fontanili antichi da restaurare per restituire il diritto all'acqua pubblica. Un progetto impegnativo per il piccolo Comune di Chiaramonti e di grande valore morale. Ci si è mossi secondo l'ottica del restauro rigoroso delle fonti, dell'eliminazione delle superfetazioni incongrue con minime aggiunte rivendicanti sobriamente la loro contemporaneità. Non vi è nessun vezzo formale nelle pavimentazioni da realizzarsi ex novo, ne tanto meno l'uso di tecniche e materiali impropri alla tradizione. Tutte le pose saranno a secco su letto di sabbia al fine di garantire la permeabilità dei suoli. Gli intonaci saranno a base di calci idrate senza cemento o quant'altro estraneo alla buona tecnica del restauro. Le pietre utilizzate saranno quelle locali con lavorazioni a sbozzo, o mezza punta, quando non adeguatamente sagomate in caso di risarciture di cornicioni e marcapiani. È previsto come detto l'uso di acciaio cor-tèn per realizzare la balaustra del sito di Funtanedda al fine di evitare l'effetto del “quasi uguale” delle pietre nuove sulle pietre antiche. Cioè l'intento è di rimarcare la contemporaneità dell'intervento, la reversibilità e nel contempo avere un effetto complessivo sobrio e capace inoltre di contenere al suo interno l'apparato di illuminazione. Questo fa si che con un elemento architettonico si riesce a coprire più funzioni evitando l'inutile aggiunta di ulteriori parti che potrebbero snaturare il carattere dello spazio architettonico. Tutti i progetti dei fontanili e delle aree contermini, sono stati realizzati oltre per garantirne un generale riuso e una completa fruizione, anche con il fine di realizzare un restauro architettonico coerente alle caratteristiche architettoniche consolidate dei manufatti. Si è tentato cioè il recupero e la pulizia, per quanto è possibile, di tutte le parti lapidee originali, degli intonaci originari e quant'altro conferisca ai manufatti il proprio carattere architettonico, in altre parole la “patina del tempo”. Perciò, nel rispetto delle caratteristiche di ciascuna fonte, si è cercato di migliorare la fruibilità degli spazi e la loro “percezione” con l'intento di riportarli alla loro concezione originaria.
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