La tesi "Un nuovo spazio verde per Sasso Pisano "Bolle Botaniche" è nata dopo una conversazione col Professor. Giorgio Verdiani, che mi ha proposto di approfondire un tema molto particolare: il progetto di un giardino botanico nei pressi del borgo di Sasso Pisano. Il paese è una frazione di Castelnuovo Val di Cecina, comune che sta cercando di sviluppare un turismo legato soprattutto alle potenzialità paesaggistiche. La caratteristica di questi posti è la presenza di fenomeni geotermici naturali, molti ancora lasciati allo stato naturale, dai quali è possibile ricavare energia o sfruttarli come sorgenti termali; infatti nel paese è stato già realizzato un biolago con acqua termale e sono stati restaurati gli antichi lavatoi realizzati sopra una sorgente calda, dove in passato gli abitanti del posto andavano a fare il bagno. L'idea di fare un giardino botanico è nata dalla necessità di creare una struttura che funzioni come polo attrattivo per il turista, e da li poi spostarsi verso gli altri luoghi d'interesse. Tra qui il parco delle fumarole, che collega Sasso a Monterotondo, con un sentiero che passa attraverso i fenomeni geotermici delle biancane e delle fumarole. Attualmente non esiste una vera e propria entrata al parco; e vista la vicinanza dell'area d'intervento con quest'ultimo, ho pensato di dare al giardino anche la funzione di nuovo ingresso. Il giardino botanico ha preso cosi un'impronta dimostrativa, a differenza per esempio di quelli universitari che hanno anche una funzione divulgativa. Il giardino avendo una dimensione relativamente piccola, consente una visita veloce, dando la possibilità di visitare le serre che ospitano alcune delle piante più rappresentative dei diversi climi della Terra e inoltre di salire sulla copertura, che si affaccia sul panorama della vallata. Il progetto è nato considerando l'andamento delle curve di livello per riuscire a sviluppare la copertura in aggetto e inserire sotto il complesso di serre, che ospitano le specie arboree. L'intento che ho cercato di perseguire è stato quello di creare un'architettura il più possibile integrata con il paesaggio circostante, attraverso una struttura ipogea coperta con un tetto giardino, che mimetizza il costruito, lasciando spuntare dal "terreno" solamente la sommità delle cupole di vetro, come delle bolle che affiorano in mezzo alla natura.
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