La costruzione di questa casa è il frutto della volontà dei committenti di creare una nuova forma del vivere insieme in spazi domestici condivisibili, dove la tradizione culturale della proprietà privata viene messa in discussione da esigenze sociali sempre più rivolte alla creazione di spazi che favoriscono sia la collaborazione che la crescita individuale.
Quale risultato di tali premesse il progetto si contrappone alle cristallizzate consuetudini costruttive del luogo in cui sorge, creando un vivo rapporto tra le specificità dell'abitare contemporaneo e le qualità paesaggistiche intrinseche dei Colli Euganei.
Il volume si presenta come un prisma puro, fortemente inserito nel terreno, dal quale sorgono le facciate caratterizzate da un equilibrio asimmetrico di pieni e vuoti formanti relazioni visive e formali dinamiche tra l’interno ed il contesto.
L'abitazione si sviluppa su tre livelli a pianta quadrata con lato interno di 12m. Il piano interrato compenetra e modella il terreno con i muri di contenimento e i patii in calcestruzzo faccia a vista, i quali, estendendosi oltre il volume della casa, ne definiscono la struttura basamentale modellando i dislivelli preesistenti del terreno collinare.
Qui sono collocati gli ingressi al garage e agli spazi di servizio, con il disimpegno attrezzato che li separa dalla sala ludica, un ampio spazio polifunzionale messo in relazione diretta con il giardino semi-ipogeo dalla parete vetrata a sud.
Al piano terra gli spazi della famiglia, circondati da grandi aperture rivolte al giardino e da fonti di luce zenitale, si sviluppano in continuità attorno alla scala in linea inserita tra due pareti attrezzate che servono la zona giorno verso sud e la zona notte verso nord.
Al piano primo le quatto camere con bagno e loggia d'angolo, disposte secondo una geometria a spirale, circondano lo spazio comune, illuminato con il lucernario quadrato al centro del soffitto piramidale.
La scelta dei materiali impiegati per la costruzione si è basata, oltre che nella ricerca di creare specifici rapporti materici in funzione degli usi interni e dei mutevoli rapporti con le fonti di luce naturale, anche sulla volontà di utilizzare dei materiali per quanto possibile biocompatibili, in quanto rispondenti a caratteristiche di reperibilità, prodotti con materie prime rinnovabili, esenti da emissioni nocive, a basso tenore di energia primaria, durevoli, stabili nel tempo e riciclabili.
Questi aspetti hanno assunto un ruolo centrale in tutta la fase di sviluppo e realizzazione del progetto in quanto l'idea di realizzare questa opera deriva anche dalla consapevolezza della necessità di utilizzare dei materiali che possano garantire la salubrità ed il comfort interno degli ambienti di vita.
L'impiego del sughero, dell'argilla, e del legno hanno inoltre favorito la semplificazione dell'impiego di impianti a funzionamento elettrico, ed evitato un eccesso di tecnologia; un ulteriore contributo al tangibile abbattimento delle emissioni di CO2 e dei costi di gestione dell'abitazione è dato dal posizionamento delle vetrate pensato per il controllo dell'irraggiamento solare e per la corretta ventilazione naturale interna.
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