Il progetto dell’Osteria Il Grano di Pepe si e sviluppato con l’obiettivo di dare forma ad un luogo che costituisse lo spazio di equilibrio degli elementi necessari ad una esperienza gastronomica di eccellenza, una cucina le cui radici siciliane si innestano, con un carattere fortemente sensitivo e naturale, nella più avanzata cultura culinaria emiliana.
Si è sviluppato in un percorso che affronta i momenti chiave della definizione di un rapporto organico tra spazio e cibo dove la complessità viene risolta con semplicità e naturalezza. La struttura distributiva è conseguentemente semplice, ovvia, nel dualismo classico spazio servente/spazio servito: la composizione dell’ingresso è definita da pochi elementi: un grande armadio che ospita il guardaroba, la posateria, la macchina del caffè e la spinatrice dell’acqua, una leggera struttura verticale in frassino per la cassa e una vineria, sempre in frassino; un’articolazione che risponde ad un schema chiaro e fluido: l’accoglienza è formale e al contempo “domestica”, in una contrapposizione che si riflette anche nei materiali, l’acciaio a vista, il legno naturale, le riggiole siciliane di rivestimento.
Così nella sala, spazio soggettivo e conviviale, l’esperienza polisensoriale della degustazione viene esaltata dalla naturalità del frassino spazzolato dei piani dei tavoli e dalle pareti rivestite in tavole di legno combusto, che amplificano il carattere intimo e relazionale e attenuano il riverbero sonoro.
Tutto è unificato dagli orizzontamenti: un disegno pavimentale discreto che evoca le piazze urbane e un soffitto in ardesia e corten che ospita gli elementi tecnici (riscaldamento, raffrescamento, areazione e luci di emergenza) permettendo una grande versatilità d’uso dell’impianto illuminante.
Arch. Marco Bernardi, Arch. Alfredo Borghi.
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