Descrizione storica
Il nucleo più antico del Palazzo Arcivescovile risale al XV sec. L’edificio venne nel tempo adeguato, con importanti ampliamenti, alfine di realizzare una dimora vescovile, stabile e dignitosa.
Il Salone degli Stemmi venne costruito dopo il violento terremoto che la notte tra il 24-25 aprile del 1836 danneggiò l'Episcopio e provocò gravi danni all'attigua Cattedrale Maria Santissima Achiropita, con particolare riguardo alla facciata e al campanile, tanto da essere dichiarata inagibile ed impraticabile. Dopo il terremoto è l'Arcivescovo Bruno Maria Tedeschi ad avviare i lavori di sistemazione dell'Episcopio che verranno completati nel 1845 da S. E. Mons. Pietro Cilento. Le decorazioni interne del Salone degli Stemmi si devono a S.E. Mons. Orazio Mazzella che nel 1898 affida il compito delle decorazioni ad affresco del Salone, con stemmi degli arcivescovi di rito latino, al pittore Michele Capobianco.
Nel 1938 l'Arcivescovo Domenico Marsiglia ristruttura l’Episcopio commissionando anche le decorazioni del soffitto del Salone che vennero realizzate da Pasquale Capobianco, figlio di Michele, con al centro lo stemma dell'arcivescovo.
Nel 1970 S.E. Mons. Giovanni Rizzo dispone il rifacimento della pavimentazione del Salone e del Corridoio, entrambi impreziositi dal suo stemma. Nel 2010 è S.E. Mons. Santo Marcianò che consolida, restaura e ammoderna gran parte dell’Episcopio mentre nel 2019 è l'Arcivescovo Mons. Giuseppe Satriano che commissiona gli ultimi interventi di restauro destinando il Salone degli Stemmi a sala convegno e concerti ed il Corridoio Episcopale a pinacoteca.
Intervento di recupero
Gli interventi hanno interessato principalmente il rifacimento della pavimentazione, circa 100 mq, provvedendo al cablaggio impiantistico della sala (elettrico, termico, acustico, wi-fi, tv-sat) compreso la nuova illuminazione che, in continuità col passato, ha previsto la collocazione in opera di due grandi lampadari in cristallo di Murano e personalizzati su disegno.
Dalla demolizione del pavimento, in marmette di cemento, sono stati recuperati gli stemmi in scagliola dipinta dell’Arcivescovo Rizzo che sono stati posti sulle pareti d’ingresso del Corridoio. Si è inoltre provveduto alla pulizia della copertura lignea estradossale del sottotetto cosi da evitare in futuro la caduta di pulviscoli e depositi del tetto nella sala.
Il disegno della pavimentazione del Salone e del Corridoio riproduce una geometria, semplice ed elegante, che su marmo bianco di Carrara fa ricorso a delle fasce verde Guatemala-giallo Egizio nel corridoio e rosso Verona- giallo Egizio nel salone e dove al centro è stata poi posta la croce diocesana. Lungo la fascia perimetrale, di fronte alla porta di ingresso, è stato inciso lo stemma di Mons. Satriano. A completamento dei lavori sono stati realizzati gli stemmi degli arcivescovi Marcianò e Satriano, effettuata la pulizia degli affreschi (pareti e soffitto) dai depositi dei lavori, poste le tende e gli arredi. È stata realizzata la nuova illuminazione espositiva del corridoio e collocata, a custodia della pinacoteca, la porta a vetro.
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