Il progetto scava in uno dei quartieri più iconici di Berlino Ovest, il quartiere di Neu-Tempelhof, un'area residenziale progettata e costruita intorno al 1920 intorno al concetto di città giardino. La tipologia principale dell'intero masterplan era la villa urbana, 2 o 3 piani e un generoso cortile. Pur garantendo uno spazio e una qualità della vita eccezionali, l'edificio si trova al centro di uno dei punti caldi del paesaggio urbano, una porzione in continua evoluzione del tessuto urbano che prima ha trasformato l'ex aeroporto in un parco e poi ha aperto il dibattito intorno masterplan su larga scala con l'obiettivo di un drastico aumento della densità.
Obiettivo del progetto è riorganizzare e razionalizzare gli spazi esistenti al fine di migliorare le potenzialità abitative e individuare nuove funzioni. Il sistema architettonico della casa, fondato nel 1920 e successivamente modificato tre volte dalla Seconda Guerra Mondiale al 1990, deve rispondere alle esigenze della contemporaneità.
L'intervento principale è focalizzato sulla riorganizzazione dei collegamenti verticali. Su una superficie complessiva di ca. 170 mq, l'ubicazione delle scale gioca un ruolo fondamentale sull'intera fruibilità degli spazi abitativi. Attraverso una struttura mista di travi in acciaio e legno abbiamo aperto le lastre del 1 ° e 2 ° piano, creando uno spazio a tutta altezza che ospita la scala di collegamento. La luce naturale ora attraversa l'edificio dall'alto verso il basso, consentendo una seconda e inaspettata fonte di illuminazione naturale per ogni stanza.
L'ex garage è stato integrato nel sistema abitativo diventando una cucina open space, direttamente collegata con la sala da pranzo al piano terra e con un terrazzo esterno.
Fotografo: Paolo Sacchi
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