Dalle analisi e simulazioni preliminari è emersa la necessità di intevenire prima a livello strutturale, per poi procedere con un generale miglioramento delle prestazioni energetiche e ambientali con lo sfruttamento solare e l'efficientamento dell'involucro. Trattandosi di un immobile che si inserisce nella cortina storica e avendo come obiettivi la quasi totale autonomia energetica e la salubrità indoor, l'edificio è stato isolato a cappotto, per 3/4 posato all'interno e 1/4 all'esterno. Per le pareti perimetrali fibra di canapa (sp. 8/12 cm) dall'interno; per le parti controterra e la copertura un materiale sottile termoriflettente posato all'intradosso; per impedire le dispersioni verso la cantina uno strato di pannelli in fibra di legno (sp. 12 cm); per la facciata nord isolamento in sughero bruno (sp. 12 cm) posato all'esterno così da risolvere i ponti termici in modo più efficace. Infine sono state sostituite tutte le finestre con nuove in legno e vetrocamera basso emissivo, alcune dotate di bocchette igroregolabili per l'immissione controllata di aria di rinnovo. Il raggiungimento dell'alto livello di isolamento termico ha consentito l'ottimizzazione impiantistica ottenuta con l’uso di una termo-cucina, che assolve a: cottura, riscaldamento ambienti e acqua sanitaria, integrata con impianto solare termico. Il risultato è un abbattimento di consumi e dispersioni di oltre il 90%, e la riduzione dei costi di esercizio. A questo si aggiunge l'impianto fotovoltaico per soddisfare gran parte del fabbisogno elettrico dell'abitazione. L'impianto elettrico è dotato inoltre di un sistema domotico di base che, con l'uso di una linea a 12 volt, riduce i campi elettromagnetici nelle camere e in sala meditazione. Per la qualità ambientale interna sono stati privilegiati materiali bio ed ecocompatibili. Le finiture di pareti, pavimenti e solai sono realizzate con sostanze traspiranti e igroscopiche, e prodotti a base di resine vegetali o olii e cere naturali esenti da sostanze tossiche ed emissioni nocive. Da sottolineare: la preferenza per la posa a secco che permette la disassemblabilità e il recupero di molti materiali impiegati; l'attenzione posta anche alle energie sottili con l'analisi geobiologica a cura di un tecnico specializzato, e all'inquinamento elettromagnetico con un rilievo degli elementi perturbanti esterni.
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