Ispirata ai principi dell’architettura organica vivente, la scuola è pensata come un edificio dove tutti gli elementi dell’ambiente costruito (spazio, forma, colori, materiali) concorrono a formare un luogo per la crescita.
La trama narrativa della composizione si articola in una successione di ambienti disposti lungo il connettivo che si rapportano sia all’esterno che all’interno in modo permeabile. I muri si incontrano secondo angoli aperti, generando spazi dalla forma morbida aggregati secondo schemi che ricordano quelli delle forme generate dai processi naturali. Anche dall’esterno è leggibile la pianta mossa e variata, articolata in volumi plasticamente contrastanti dove si aprono finestrature con luce controllata.
Obiettivo del progetto è quello di inserirsi nel modo più leggero possibile nel contesto urbano e di assorbire da esso tutte le potenzialità visive, energetiche e legate al benessere dei futuri utenti.
Come una spiga di grano piegata dal vento la planimetria si adatta organicamente alla forma del lotto, articolata su tre livelli (piano terra, piano primo e piano di copertura con le serre didattiche, gli orti sensoriali e il mercatino periodico a km 0) lungo un percorso connettivo, prevalentemente a doppia altezza, che si snoda a partire dall’atrio d’ingresso.
La pianta è articolata intorno ad una corte interna con un grande albero che, con colori e profumi che cambiano al variare delle stagioni, insegna ai ragazzi la mutevolezza della vita e la necessità del rinnovamento e con la “torre dei libri” (ovvero la biblioteca) che corre a tutta altezza fino al terrazzo.
L’obiettivo del progetto è stato quello di progettare un edificio ad “energia quasi zero” (nZEB): la sfida maggiore è stata la ricerca di una combinazione sinergica tra soluzioni passive e attive per la riduzione della domanda di energia e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili completamente integrate nell’architettura della scuola.
Particolare attenzione è stata rivolta alle condizioni di confort interno/esterno rispetto all’illuminazione naturale trattata per essere diffusa ovunque (mai diretta per evitare fenomeni di abbagliamento come evidenziato ad esempio nel sistema di rifrazione della luce utilizzato nelle aule). La ventilazione naturale viene vista come bene aggiunto per la salubrità interna degli ambienti ragion per cui sono state poste apposite aperture in punti strategici tali da creare una sorta di effetto camino che contribuisce a canalizzare i flussi rendendo altresì gli ambienti interni naturalmente freschi nelle stagioni calde. Nelle aule sono previsti dei sensori di CO2 tali da regolare l’apertura automatica delle finestre per il ricambio naturale di aria. La condizione di benessere viene inoltre favorita dall’utilizzo dei colori steineriani diversi per i vari ambienti e livelli utilizzati secondo i principi della cromoterapia e dall’utilizzo di arredi ergonomici e materiali naturali.
Year 2017
Status Competition works
Type Schools/Institutes / Research Centres/Labs
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