Nell’area flegrea a nord-ovest di Napoli l’ex casa di famiglia di un giovane imprenditore, viene ristrutturata per soddisfare la richiesta di rendere lo spazio funzionale, accogliente e di sorpresa.
La casa fine anni ’60 si presentava grande ma dispersiva per cui il progetto ha previsto il rifacimento totale degli interni. Protagonista un ambiente neutro ed essenziale che si personalizza con arredi e trame dai motivi geometrici che colorano e infondono un’atmosfera dove poter accogliere, comunicando un senso di ospitalità.
Nel living il divano Mah Jong di Roche Bobois si compone intorno al camino rivestito con i tessuti grafici dello stilista Kenzo, un omaggio alla cultura giapponese tanto amata dai proprietari di casa. Intorno al tavolo da pranzo allungabile ci sono le sedie dai tessuti colorati di La Palma che riprendono i colori del divano, ad illuminare ci sono le Metissage di Torremato caratterizzate da un trama che racconta un paesaggio floreale.
Altre composizioni cromatiche di paesaggi e linee geometriche, si ritrovano nei parati tessuti di Wall&Decò e Texturae che rivestono sfondi di prospettive e il piccolo bagno ospiti.
Le figure colorate in legno dipinte a mano di Alexander Girard per Vitra sono tra i pochi oggetti di design, in una casa a misura di bambini e pensata soprattutto per loro.
La sobrietà compositiva e architettonica è stata affidata all’uso di pochi materiali: il parquet a listoni di grande formato decapato, il legno laccato bianco per le ampie pareti pannellate a tutta altezza che celano cabine armadio e mobili a parete contenitivi, il gres effetto cemento di grande formato a rivestimento delle pareti che definiscono i percorsi.
Le porte scorrevoli in ferro e vetro trasparente realizzate artigianalmente su disegno separano gli ambienti principali dalla zona living e dall’area notte.
Lo studio dell’intervento oltre a tenere insieme l’aspetto funzionale ed estetico ha curato anche aspetti ecologici e sostenibili. Infatti al fine di soddisfare i calcoli termici adeguati alla corretta funzionalità dell’impianto radiante a pavimento, le pareti perimetrali della casa sono state foderate con un “cappotto interno” realizzato in biomattone di canapa, poi finito con intonaco a base calce canapa con la finalità di ridurre le dispersioni del paramento murario che risultava inadeguato.
Grazie a questo intervento si è raggiuto un elevato risparmio energetico che oltre a rendere gli ambienti, già in fase di cantiere molto più salubri, hanno migliorato notevolmente il confort termico ed acustico della casa.
L’impianto radiante a pavimento funge sia come riscaldamento invernale che come raffrescamento estivo la cui termoregolazione è gestita in domotica. L’impianto elettrico in domotica gestisce una serie di funzioni in casa tra sui il sistema di sicurezza, realizzato con grate avvolgibili a scomparsa nei cassonetti e il sistema di telecamere sui balconi, l’illuminazione con scenari, l’irrigazione e le tende da sole esterne.
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