Sin dal primo sopralluogo i progettisti si rendono conto di come la casa disponga, al di là del degrado e delle criticità tecnico-funzionali che gravano su di essa, di un altissimo potenziale espressivo e quindi di un interessante valore architettonico. Segue un lungo percorso di confronto con la committenza, allo scopo di definire il progetto, nella sua declinazione stilistica, oltre che in ottemperanza al preciso quadro esigenziale che i futuri abitanti della casa esprimono. Il progetto, infatti, è molto ambizioso e complesso. Sin da subito l’intervento, grazie anche alla illuminata visione dei committenti, ha riguardato tanto la nuova definizione degli spazi interni, con specifiche connotazioni nell'ambito dell'interior design, quanto il recupero ed il miglioramento delle prestazioni energetico-climatiche dell'edificio nel suo insieme. La casa è disposta su due livelli con una conformazione planimetrica assimilabile ad una U rovescia, in cui il blocco principale è deputato a contenere i vani serviti, mentre le due ali laterali corrispondono agli spazi serventi. Al piano attico trovano posto gli ambienti giorno con annesso terrazzo esterno, in grado di regalare una vista suggestiva della città, filtrata dalla più estesa area verde dell’intero assetto urbano che fronteggia l’edificio; al piano superiore sono collocate, invece, le camere da letto e i servizi a queste collegati. La connessione verticale, sin da principio, ha rappresentato uno dei temi centrali nello studio e nella definizione del progetto. La casa disponeva già di una scala in struttura cementizia rivestita in materiale lapideo, ma senza alcuna capacità di restituzione di un’organicità necessaria tra le superfici dei due livelli. Demolita questa preesistenza, si è scelta una soluzione che, invertendo la direzione originaria della salita e disponendo le tese della scala in maniera completamente diversa, consentisse di realizzare il più giusto collegamento tra i due piani nell’idea che la scala fosse un percorso emozionale, in cui intercettare suggestioni e significati precisi, oltre che un mero attraversamento fisico. La scala è composta da un primo blocco fortemente connotato sul piano della consistenza volumetrica, dove il concetto di massa viene mutuato nella scelta materica: il blocco che contiene la prima tesa è completamente rivestito in pietra. A questo volume fa seguito la rampa principale che, invece, si smaterializza, divenendo aerea e leggera con le sole pedate in legno di noce a sbalzo dalla parete. In uno spazio così fortemente decongestionato, la percezione del vuoto nella doppia altezza, viene amplificata dalla presenza dell’ampia vetrata di uscita al terrazzo. La parete a cui sono agganciate le pedate lignee della seconda tesa della scala, è caratterizzata da una lavorazione materica della superficie, rifinita con pasta di cellulosa e cera, che riproduce una serie di incrostazioni dalla forma a crateri lunari. Alcuni di questi accolgono dei corpi illuminanti ad incasso e tutti insieme concorrono alla realizzazione di una quinta che, alla salita al piano notte, accompagna gli abitanti della casa in un percorso emozionante fatto di luci e atmosfere in grado di suggerire una dimensione crepuscolare di avvicinamento alla luna, alla notte, al riposo. Altro tema forte del progetto è stato quello dell’ingresso. Non appena si fa accesso in casa l’occhio viene catturato dalla vista della cupola della Cattedrale di S. Pietro Apostolo, emergenza architettonica a cui i committenti sono molto legati e che qui risulta incorniciata da una generosa superficie a vetro fisso, come fosse un quadro. La scenografia a supporto di questa incorniciatura prevede la presenza di due portali, i quali, a loro volta, delimitano un’area estesa dello spazio living e cucina, dove il controsoffitto si fa ligneo, poiché senza soluzione di continuità il parquet dal pavimento, attraverso una boiserie a tutt’altezza, sale fino al soffitto. Protagonista assoluto degli spazi, tanto negli ambienti giorno, quanto nelle camere, è il parquet in noce europeo scelto in una composizione di plance a larghezze generose e variabili, con finitura ad olio. Il fascino del legno e la sua commovente capacità narrativa che si intercetta seguendo le linee contorte delle sue venature, si impongono da subito, non appena si fa ingresso alla casa. Il piano giorno è complesso ed ha una ricca articolazione degli spazi; oltre ad una saletta Tv e ad un blocco servizi, allo stesso piano, a sinistra dell’ingresso e in diretta connessione con la scala, si apre un ambiente preposto al relax e alla lettura, con camino metallico free standing calante dall’alto e ampio affaccio sul terrazzo. Qui un’enorme vetrata con anta scorrevole riesce oltre che a dare accesso all’area esterna, a conferire all’ambiente interno una fluidità di fruizione e di percezione tra gli spazi senza soluzione di continuità: Il confine tra spazi interni ed esterni della casa viene totalmente abbattuto e così si abita l’esterno stando all’interno, si vive l’esterno apprezzandone l’interno. La zona notte, al piano superiore, si presenta con un disimpegno che conduce da una parte alle due camere da letto delle figlie della coppia e dall’altra all’ala padronale della casa. Questa è composta da camera matrimoniale, ampia cabina armadio e bagno dedicato. Il bagno a servizio delle ragazze si trova, invece, nel vano ricavato al di sopra del blocco lapideo della prima parte della scala e ad esso risulta perfettamente allineato nella proiezione verticale, senza che sia minimamente intaccata la lettura della tesa aerea della scala. Gran parte delle pareti è trattata con grassello di calce, con una lavorazione a mano specificatamente pensata per questo intervento. Ad arricchire gli scenari concorrono i soffitti tesi, in alcuni casi anche retroilluminati, le soluzioni di wall design e i corpi illuminanti, sempre diversi e in linea con il mood dei differenti ambienti. Gli arredi, in molti casi disegnati su misura o diversamente acquistati facendo riferimento ad importanti aziende del mobile, sono il completamento di un corpus di scelte, suggestioni e soluzioni che senza mai tradire lo spirito del progetto, restituiscono ad ogni ambiente e a tutti gli spazi nel loro insieme un’idea della casa e dell’abitare in cui la complessità e l’organicità segnano il passo, imprimendo una forte identità ai luoghi. Il risanamento energetico dell’edificio, infine, ha rappresentato un altro aspetto che ha guidato le scelte progettuali. Gli interventi sono stati sempre mirati e coordinati perché tutti gli aspetti tecnici, funzionali oltre che estetici fossero rispondenti alla natura del progetto. Gli infissi, in alluminio con telai minimi e in cui le specchiature a vetro si spingono fino al massimo possibile della loro grandezza, i rivestimenti di facciata e le relative coibentazioni, integrati perfettamente all’assetto complessivo della palazzina, le scelte sul piano impiantistico tese al miglior efficientamento energetico, sono diventati elementi qualificanti ed imprescindibili all’interno di un progetto che ha trasformato completamente l’abitazione.
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