Un impatto davvero emozionante. Parlo dell'incontro con la "scatola" ultramoderna all'ultimo piano di un edificio di nuova costruzione in centro a Bergamo.
Prima di entrare m'imbatto in una facciata a specchio dove si riflette lo Skyline cittadino. Appena Varcata la soglia, uno spazio immenso rivela spazi tagliati con estrema cura dove tutto è a scomparsa. Il living e la cucina affacciano a sud, le stanze da letto a nord. Ma la particolarità di questa, con il perimetro vetrato termoriflettente, è che se da una parte si è sempre a contatto con il mondo esterno, dall'altra ostacola la sistemazione dei mobili.
Dario Turani, l'interior designer dice:
"La vera anima del progetto, infatti, è il tunnel che è stato ricavato tra il salone e le camere da letto", spiega. "Un corridoio molto profondo rivestito di boiserie dove ho stipato armadi e lavanderia".
Insieme alla padrona di casa hanno fatto un ottimo lavoro, in tandem, con l'idea di concepire un ambiente minimale. Come? Hanno utilizzato
. Gli arredi sono essenziali.
Cucina e armadi sono stati realizzati su disegno, mobili e complementi sono ben calibrati e alternano nomi di design come Driade, Magis, Moroso, Living Divani. Nulla è fuori posto.
Per quanto riguarda i colori, si è puntato su tonalità materiche, nuance morbide che non passano mai di moda, come i tortora, i grigi e, qua e là, un pò di nero. La vista è già un quadro meraviglioso di suo. Non dimentichiamo che incornicia altri quadri e sculture sparsi negli ambienti interni. "Il proprietario, infatti, è un collezionista e si diverte nel togli e metti, nel cambiar posizione", dice l'interior designer. "Per il momento l'unica opera che è sempre rimasta al suo posto è il Piede disegnato da Gaetano Pesce per B&B Italia.
Parliamo di alcune finiture di estrema difficoltà nella messa in opera, "Un esempio è il vetro che chiude la cucina del living", chiosa Turani, "Quel vetro ha un peso specifico molto elevato e poggia su un altro vetro annegato nella soletta del pavimento. Un lavoro certosino, come l'installazione della vasca in massello di ardesia brasiliana nella zona notte. Quasi 800 chili di pietra, trasportata fino al quinto piano".
Un altro aspetto molto difficile da definire sono state le luci. Per oscurare la struttura ci sono tende a rullo a scomparsa che scendono dall'alto verso il basso collegate a un impianto domotico. "Invece, all'interno, abbiamo dovuto governare la luce naturale inserendo quella artificiale solo dove serviva, con maniacale precisione", continua. "La luce va pensata, può uscire da tagli o essere incassata a pavimento. Così abbiamo contattato il lighting designer Roberto Catellani, con il quale siamo riusciti a dare un tocco minimale a questo cubo di vetro".
Ne è venuta fuori un'abitazione intelligente e di grande atmosfera che si controlla con un semplice tocco di iPad, dalle luci alle aperture, a tutti gli elettrodomestici; una soluzione hi-tech che nello stesso tempo diventa gioco.
Insomma, un rifugio dove poter vivere serenamente a tutto tondo, senza per forza recarsi altrove per la cura del corpo o per fare movimento... Al secondo piano, infatti, c'è l'area relax e wellnes e sul tetto anche una piscina nel verde. "Impagabili, comunque, sono i tramonti", conclude la proprietaria.
Year 2017
Work finished in 2017
Status Completed works
Type Apartments / Interior Design / Custom Furniture / Lighting Design / Furniture design
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