Affacciarsi da un locale ed ammirare la Cupola della Basilica di San Pietro: questo è ciò che a primo impatto stupisce andando da Bono, la Bottega Nostrana a Roma. Ma non solo: è un luogo dove modernità e sapori del passato si incontrano per offrire ai clienti un’esperienza gustosa e piacevole, immersi in un’atmosfera avvolgente.
Il locale è suddiviso in tre parti: una zona consumazione, la cucina e la zona di servizio. Oltrepassando le vetrine/porte in vetro, si accede all’area consumazione dove risalta subito all’occhio la bellezza delle piastrelle sul pavimento che rimandano, con un disegno quadrato e romboidale, ad un’epoca passata. Entrando, sul lato sinistro si inserisce una bottiglieria in ferro alta e lunga quanto l’intera parete, che fa da cornice ad un tavolo da bar in legno lavorato artigianalmente, arricchito da bellissimi sgabelli rivestiti in pelle. Il tavolo diventa un punto estetico molto importante poiché accoglie in un modo volutamente disordinato oggetti di modernariato, piante ed ulteriori bottiglie, per un effetto mix & match molto affascinante.
Sia i tavolini che le sedie differiscono tra loro sia stilisticamente che cromaticamente, contribuendo a rendere raffinato uno spazio dall’anima vintage. Sulla parte di soffitto sovrastante i tavolini è posizionata una struttura in ferro leggera su cui sono adagiate delle piante in vaso che, con le loro foglie ed i loro rami pendenti, donano all’ambiente quel tocco chic e sofisticato.
Il nostro intervento ha avuto come obiettivo quello di armonizzare la zona cucina che, sprovvista originariamente di un vero e proprio progetto architettonico, non si legava esteticamente all’area consumazione. Inoltre, presentava delle evidenti carenze funzionali, a cui si era cercato di sopperire nel corso degli anni realizzando degli interventi casuali: l’inserimento di mensole senza un’adeguata progettazione, la dotazione di apparecchiature da cucina disposte in modo disordinato e confusionario, rendendo difficile lo svolgimento delle normali attività dei cuochi.
La richiesta del committente, dunque, è stata quella di ripensare interamente allo spazio cucina soffermandosi su due obiettivi: il primo, organizzarlo in modo tale da agevolare al meglio il lavoro dei cuochi; il secondo, creare un ambiente armonico che conversasse stilisticamente e funzionalmente con l’area consumazione. Inoltre, la cucina presenta una vetrina espositiva dedicata esclusivamente allo Street Food, di grande effetto scenico, che affacciando direttamente sul marciapiede diventa un vero e proprio biglietto da visita, capace di incuriosire potenziali clienti di passaggio.
Nel nostro intervento siamo partiti dal nodo centrale della cucina, il frigorifero, che non potendo essere spostato dalla posizione originaria è diventato il punto iniziale del nostro progetto: la creazione di una struttura a tutt’altezza e a tutta parete che, andando ad inglobare il frigorifero, potesse svolgere sia la funzione di bottiglieria che di dispensa espositiva. La struttura, dal design accattivante, è realizzata in tubolari di ferro pre-zincato verniciato a polveri di colore antracite, che riprende volutamente l’effetto cromatico della bottiglieria posizionata nella sala consumazione. Il disegno ha un carattere rigoroso, dovuto essenzialmente alla sua funzionalità, ed è stato impreziosito da un dinamismo sia verticale che orizzontale dato dallo sfalsamento delle mensole.
Le mensole più basse, vicine al piano di lavoro, ospitano tutte le attrezzature necessarie per lo svolgimento e la preparazione dei piatti. I ripiani alti acquisiscono invece una funzione di dispensa espositiva.
A seguito del nostro intervento, l’immagine della cucina visibile dal marciapiede è completamente cambiata grazie sia alla bottiglieria posta sul fondo, che espone la grande varietà di beverage, che alla parte dedicata interamente alla gastronomia: con un solo sguardo, si catturano non solo gli occhi ma anche il palato dei clienti.
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