La costruzione risponde a concetti di sostenibilità e basso impatto ambientale, sia nel suo sistema costruttivo come nella provenienza dei materiali scelti per la sua costruzione.
La fondazione proposta per l’unico punto di appoggio è composta da un insieme di tre pezzi di legno di sezione circolare di 30cm. strutturati come un treppiede avvitato a terra, simile a una“bricola” veneziana.
Il treppiede ha la testata a forma di vincolo e fa di supporto per l'unico braccio metallico in acciaio che riceve il peso del volume circolare della cappella è la croce nel piano virtuale superiore o soffitto.
Il volume principale della cappella è circolare ed è composto da due cerchi, uno maggiore o esterno visibile come facciata e l'altro interno, entrambi vincolati con un unico punto di contatto tangenziale che definisce il punto in cui un asse est-ovest passa attraverso di loro come diametro, risultando un totale di 11,20 metri di diametro e un perimetro di 36 metri.
I cerchi corrispondono in pianta a due grandi cilindri di legno di tre metri di alteza ogni uno. I cilindri si costruiscono con due travi tipo anello di legno compensato di 60 cm di altezza, vincolate tra due placche di legno compensato.
Le travi contengono al interno degli agganci metallici dove vengono fissati, disposti in maniera radiale, dei tubi metallici che uniscono i due cilindri. Completano il sistema due cavi metallici che incatenano questi tubi, uno nella parte superiore e l’altro nella parte inferiore.
Il volume circolare è sostenuto da un grande braccio d'acciaio a forma di "L" alla rovesciata situato sull'asse descritto in forma radiale e appoggiato sul treppiede in legno. Questo braccio in acciaio ha un supporto che può essere caricato con peso aggiuntivo, con pezzi di pietra da 20 tonnellate, come contrappeso.
progetto: javier corvalán
progetto strutturale:
ing. andrea pedrazzini
ing. roberto guidotti
collaboratori:
lic. magdalena oddone
joaquin corvalán
arch. agostina vacca arreseygor
arch. maria gloria gutierrez
immagini:
arch. juan bidart
fotografie:
arch. ing. julieta ardiles
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