Il titolo sintetizza la genesi ed il successivo sviluppo del progetto; innanzitutto perchéil percorso, come spesso accade, ha avuto inizio grazie ad un lascito; in secondo luogo perchéè l’ultimo progetto cui abbia lavorato, in misura determinante, l’amico e collega Paolo Termanini, che non ha potuto vedere l’opera compiuta.
Si trattava di trasformare un alloggio tipico degli anni ’60, all’interno di un condominio obsoleto, in un’abitazione moderna per una giovane famiglia.
Il cliente, estremamente determinato sul risultato da conseguire, ha preso attivamente e proficuamente parte al percorso progettuale, anche grazie all’esperienza professionale maturata nel mondo della ceramica.
E’ stata innanzitutto eliminata la selva di tramezze che caratterizzava la pianta originale al fine di ottenere per la zona giorno uno spazio ampio e luminoso ed una ventilazione naturale ottimale laddove, trattandosi di un condominio, non era possibile alterare lo schema delle aperture. E’ stato possibile tuttavia riaprire una finestra originariamente presente, ed successivamente tamponata. Gli elementi strutturali sono stati evidenziati e valorizzati, utilizzandoli come supporto per l’illuminazione d’ambiente.
L’intero spazio doveva essere percepito come indiviso; per questo motivo la cucina è stata separata dal soggiorno per mezzo di vetrate.
Grazie al generoso interpiano si è potuto realizzare un controsoffitto che, oltre a migliorare le prestazioni energetiche ed il comfort acustico, ha agevolato la distribuzione delle reti impiantistiche.
Gli intonaci di ultima generazione ed i serramenti a triplo vetro assicurano risultati prestazionali eccezionali: nel corso della stagione fredda la caldaia lavora a regime minimo, e soltanto in caso di temperature particolarmente rigide. Analogamente, nella stagione estiva lo sfasamento termico e la ventilazione naturale garantiscono alti livelli di comfort tanto che i condizionatori, richiesti dal cliente, non sono mai stati attivati.
Lo stile adottatoè sobrio e minimale: si è fornita una cornice al cui interno il committente potesse esprimere la propria passione per l’arredo. Alcuni elementi vintageappartenuti al precedente proprietario sono stati recuperati, spiccando piacevolmente tra mobili, pavimenti e rivestimenti dal gusto marcatamente moderno; altri pezzi (come la piantana, il mobile TV e gli alloggiamenti per le luci) sono stati appositamente disegnati dall’Arch. Termanini.
Le stesse logiche sono state travasate all’esterno per la terrazza, vero punto di forza dell’appartamento: la differenza di quota rispetto al vecchio piano di calpestio è stata ridotta mediante l’utilizzo di un pavimento galleggiante, soluzione che ha anche permesso una distribuzione delle reti tecnologiche efficace e non invasiva. Questa scelta consente inoltre un efficace deflusso delle acque meteoriche mantenendo la perfetta planarità del piano di calpestio.
Le fioriere sono state realizzate con una struttura leggera rivestita sul lato internoin lastre di gres. La presenza di vecchi comignoli in disuso, veri e propri elementi di disturbo, è stata celata per mezzo di lamiere stirate il cui colore riprende il tema decorativo degli elementi metallici presenti all’interno. Infine, laproprietà è stata delimitata per mezzo di strutture anch’esse in metallo, rivestite con doghe in larice.
Anche il sistema di illuminazione riprende il tema già utilizzato per l’illuminazione interna di ambiente.
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