La parola “ON”, nel nome del progetto, ha un significato duplice: si traduce “acceso”, contrario di “spento”, perché il colore è presente in esso in modo forte; va intesa anche come “sovrapposto, su”.
Il progetto osserva e sperimenta il comportamento di una stessa tinta su materiali diversi: ferro, intonaco, tela, legno. I colori portanti del progetto sono in realtà solamente tre (RAL 7011, RAL 7038, NCS-S0580-Y80R), accostati e sovrapposti sui materiali lasciando che le diverse reazioni superficiali di questi ultimi alla luce li differenzino delicatamente.
Affrontare questo lavoro è stata l’occasione per interrogarsi sulla natura di un progetto di interni puro. L’appartamento, all’ultimo piano con terrazzo in copertura, situato in un edificio di nuova costruzione ed abitato per la prima volta, non richiedeva né consentiva alcun mutamento di pianta. Il lavoro è dunque consistito in una riflessione sugli spazi esistenti e su quello vitale dei futuri abitanti, una coppia giovane innamorata del design, della musica, della moda, dell’arte contemporanea, della cultura pop.
La costruzione di nuovi ambienti si è dunque realizzata nelle cavità del design degli arredi, come quelle del tavolo TAB, scultoreo e forse anche architettonico, o negli accessori in lamiera che accolgono fra le loro pieghe l’habitat degli oggetti di casa o negli angoli a 45° dei mobili bassi del soggiorno.
Il percorso progettuale compiuto con i committenti è stato la condensazione delle suggestioni provenienti dal nostro mondo contemporaneo ed anche del volersi vestire dei propri desideri. In modo spontaneo e naturale, il progetto si è popolato delle passioni dei proprietari; quella per l’arte con, ad esempio, la Bear Mask di Arsenio Rodriguez, e per la musica con i dischi in vinile, supporto musicale ma anche visuale delle copertine, oggetto sintesi perfetta della natura multicanale e pervasiva dell’arte che si fa oggetto quotidiano.
In questo microcosmo, il viaggio della croce ex-voto, proveniente da un mercatino di Mexico City (una delle città del cuore dei proprietari) giunge con naturalezza di fronte al dito di Cattelan in scala 1:47 ed accanto al colore piatto delle grandi tele RAL7038 steso dall’imbianchino (Tiziano Chiappa), uno degli strumenti di sperimentazione con luce, colore e superfice del progettista.
Questo progetto è nato prima della pandemia, il dialogo che lo ha portato a compimento ha accompagnato dolcemente ed ha animato i giorni dei lockdown con i suoi colori e le sue forme.
Adesso, con la guerra in Ucraina appena incominciata, il suo senso sembra nuovamente dover mutare ma la bellezza dei colori e della luce su di essi ci appaiono ancora nostalgicamente preziosi.
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