Il Palazzo Municipale, immobile vincolato ai sensi del D.Lgs 42/2004, è situato in via Roma n° 1, all’interno del centro storico della città di Ormea. L’edificio è di proprietà del Comune di Ormea. I locali situali al piano terra e al piano primo ospitano attualmente il bar/ristorante “Nazionale”. I piani superiori sono occupati dagli uffici comunali.
Gli interventi di restauro e risanamento conservativo dell’edificio sono stati finalizzate alla conservazione materica dell’involucro edilizio e all’adeguamento alla normativa sull’accessibilità, tramite l’installazione di un ascensore interno che permetta il rag- giungimento degli uffici comunali anche a persone con ridotta o impedita capacità motoria o sensoriale, mantenendo inalterate le destinazioni d’uso dei locali interni.
Cenni storici
Il palazzo, attuale sede comunale di Ormea, fu costruito durante gli anni ‘20 del XVIII secolo per ospitare il lanificio voluto dal Marchese d’Ormea nel 1723. Le competenze dell’inglese John Coward, già direttore negli anni precedenti del lanificio di Schio di proprietà del nobile veneziano Nicolò Tron, unite alla favorevole posizione geografica di Ormea permisero la nascita di un importante opificio concepito per ospitare tutto il ciclo di lavoro, tranne la filatura e le attività che richiedevano un massiccio impiego dell’acqua come il follone e la tintoria, che trovavano posto in appositi edifici siti più a valle, lungo il torrente Armella. La posizione di Ormea sull’importante asse viario di collegamento tra la costa ligure e il Piemonte permetteva l’approvigionamento delle materie prime come le lane spagnole che venivano acquistate a Marsiglia, Genova e Livorno. Anche le droghe, l’olio e il sapone utilizzati per ingrassare e tingere la lana arrivavano dal ponente ligustico, più in particolare da Ceriale e Oneglia, esentati dal pagamento della dogana, pedaggi, ed altri simili simili diritti, dal potere centrale.
Queste condizioni favorevoli unite all’abbondante presenza di acqua fornita dal vicino torrente Armella e alle condizioni di miseria del paese, che permetteva di poter disporre di manodopera a basso costo, rendevano Ormea un luogo partico- larmente favorevole all’impianto dell’attività. Il lanificio era dislocato in diversi corpi di fabbrica al limite ovest del centro abitato di Ormea. L’edificio oggetto di intervento si sviluppava su piani sovrapposti, ognuno dedicato ad una particolare fase del processo di lavorazione. Le fonti relative alle fasi del cantiere sono andate disperse insieme alle informazioni sull’autore del progetto e sulle maestranze, tuttavia i sopralluoghi effettuati ad Ormea dall’architetto Francesco Gallo per “visitare la fabbrica, nella primavera inoltrata del 1725, fanno peresumere che egli abbia fornito il suo parere durante i lavori e seguito in prima persona la realizzazione dell’opera. Tuttavia a quella data i lavori dovevano essere ad uno stato avanzato all’interno della fabbrica che sarà tutta coperta alll’ini- zio di settembre. Quel “magnifico lanificio” ospitava al piano terreno le operazioni di rifinitura delle stoffe effet- tuate a mano del “grande camerone” (…). Nella camera a diacente si svolgeva la tonditura per regolarizzare il pelo (…).Al piano primo si trovavava “l’ampio magazeno per li filaggi ed ordimenti” sormontato dal vasto ambiente che conteneva alla metà del Settecento “34 telai grandi per li panni e 6 per le ratine”. Ai livelli sovrastanti erano ubicati altri altri magazzini (…), infine il sesto e ultimo piano era riservato allo “stendaggio de’ panni, capace di 50 e più pezze”.
L’attività del lanificio prosperò fino al 1799, anno in cui fu incendiato dall’esercito Francese. I tentativi di rilancio dell’industria laniera dei primi decenni del XIX secolo non ebbero successo anche a causa della con- correnza dei lanifici del biellese e intorno al 1830 le attività produttive terminarono definitivamente. Nel 1844 l’edificio fu acquistato dalla comunità ormeese. Nel 1851 ebbero inizio i lavori di restauro attraverso i quali parte dell’edificio fu adibita ad albergo. I lavori terminarono nel 1853 e furono collaudati nel 1855. Nel 1892 fu sostiti- tuito il vecchio orologio pubblico. Il porticato, realizzato con struttura in c.a., ancora oggi esistente sul lato ovest dell’edificio, fu realizzato durante il primo decennio del 1900. La muratura, che fino ad allora era rimasta in pietra e laterizio faccia a vista venne in seguito intonacata in più riprese.
Year 2015
Work started in 2014
Work finished in 2015
Main structure Masonry
Client Amministrazione comunale di Ormea
Contractor EDITEL s.p.a
Status Completed works
Type Government and institutional buildings / Hotel/Resorts / Tourist Facilities / Recovery/Restoration of Historic Buildings / Restoration of façades / Recovery of industrial buildings
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