Le motivazioni che ci hanno spinto a intraprendere questa tesi nascono dall’esigenza
di trovare una soluzione a un problema che affligge la città in cui viviamo.
Negli anni cinquanta Pinerolo vide la nascita di un condominio di 17 piani che
subito prese il nome di “grattacielo” per emulare gli ambiziosi progetti che si realizzano
nelle grandi città.
Di grattacielo vero e proprio non si tratta ma vista la predominanza sull’edificato
adiacente dovuta alla sua imponente mole viene considerato dalla cittadinanza
come tale.
Fin dalla costruzione questo grande edificio ha subito critiche da parte dell’opinione
pubblica, in quanto considerato un intervento fuori scala rispetto al contesto
edilizio pinerolese. Il malcontento degli abitanti e l’intervento della Prefettura
di Torino hanno fatto si che l’intervento non venisse completato lasciando un
vuoto colmato anni dopo dalla realizzazione di un porticato in ferro.
Il recente interessamento del Comune per l’area incompleta, attraverso un concorso
di idee indetto per darle una vocazione nuova, ci ha indotto a pensare alla
possibilità di cambiare il modo in cui i cittadini hanno sempre visto il “grattacielo”
attraverso una sua riqualificazione e al completamento del lotto.
In questa tesi di laurea magistrale abbiamo cercato di dare risposta al problema del “grattacielo” di Pinerolo, indagando sulla sua collocazione all’interno della città, sulla storia della sua progettazione e realizzazione, sul ridisegno tecnico, sulla documentazione fotografica e attraverso analisi climatiche.
Il tema della riqualificazione dell’esistente e quello della progettazione del nuovo sono stati presentati separatamente per evidenziarne le diverse problematiche e soluzioni.
L’intervento sul “grattacielo” è stato pensato in relazione alla volontà di migliorarne l’impatto ambientale ed estetico, con l’adozione di tecnologie e tecniche progettuali contemporanee.
Per la realizzazione di un intervento del genere sarebbero necessarie ulteriori indagini in quanto, essendo l’edificio risalente agli anni Cinquanta, sicuramente non soddisfa le norme strutturali, antisismiche e antincendio in vigore. La nostra soluzione andrebbe quindi a gravare su una struttura già oggi labile con il rischio di comprometterla ulteriormente.
Per quanto riguarda il lato puramente estetico la più grande difficoltà è stata quella di far si che il “grattacielo” fosse meglio integrato nel suo contesto, essendo quattro volte superiore in altezza alla media degli edifici circostanti. Ci siamo resi conto che limitarne l'impatto è impossibile, quindi abbiamo elaborato una proposta che cerca di mitigare il suo impatto attraverso l’adozione di grandi vetrate, che riflettano il cielo e il paesaggio circostante, e con l’aggiunta di una copertura che invece di essere piana riprendesse il profilo delle montagne che fanno da cornice alla città di Pinerolo.
Siamo consapevoli del fatto che questa tesi è un puro esercizio di progettazione: questo progetto non potrà mai essere realizzato per questioni economiche, burocratiche e politiche. Nonostante tutto siamo felici di aver dato una nuova proposta per un tema così dibattuto nella nostra città, ma soprattutto, ci siamo divertiti.
Year 2014
Status Research/Thesis
Type Public Squares / multi-purpose civic centres / Neighbourhoods/settlements/residential parcelling / Feasibility Studies / Apartments / Office Buildings / Research Centres/Labs / Urban Renewal / Lofts/Penthouses / Restoration of façades / Refurbishment of apartments / Building Recovery and Renewal
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